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Questa non è una canzone d’amore

19 domenica Lug 2015

Posted by basettona in Citazioni, e-book, Letteratura

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Alessandro Robecchi, citazioni, e-book, Giallo, Questa non è una canzone d'amore, Sellerio

Non fatevi ingannare dal titolo, l’amore con questo romanzo c’entra davvero poco.. Si parla di Tv spazzatura, di omicidi, di vendette, di campi rom, di un’improbabile copia di sicari e di gente che viene trovata morta con il dito di qualcun altro infilato là dove, di solito, non batte il sole.

Ora, mettiamola così. A Carlo Monterossi, che che è uomo di mondo, arrivano molte mail. Ogni tanto degli sms, o notifiche da WhatsApp. Poi c’ è Twitter, la rete con annessi e connessi. E perfino telefonate vere dove la gente parla con voce umana, si fa per dire. E financo chiamate sul telefono fisso, perché il secolo breve non finisce mai. Ma Carlo Sto arrivando! che se suona il citofono non c’ è dubbio: è un rompicoglioni. I citofoni li usano i testimoni di Geova, quelli che vendono Lotta Comunista, la polizia, e ora non gli viene in mente nessun altro.

Carlo Monterossi è un autore televisivo, e dall’altra parte del citofono non c’è né un testimone di Geova né un venditore di Lotta Comunista, ma un killer, in una situazione che se non fosse paradossale potrebbe essere drammatica, ma il dramma esula dai pensieri di Alessandro Robecchi mentre riga dopo riga costruisce questa storia, e, che dire, meglio così, la storia ci guadagna, in humor e anche in leggerezza con un bilanciamento davvero imprevedibile di credibilità.. Il Monterossi ha creato un successo senza pari in termini di audience al quale cerca disperatamente di sfuggire; la trasmissione da lui pensata si chiama Crazy Love e il motto con cui la presentatrice passa da una triste vicenda all’altra è “Anche questo fa fare l’amore”.. dovrebbe essere davanti al video a godersi il suo successo quando il killer suona al suo citofono, ma si rifiuta di guardare la sua idea (un’ideuccia bellina a dire il vero, prima che la televisione commerciale la trasformasse in una fiera di banalità, tradimenti, schifezze umane e via dicendo) sputtanata dal potente media che dal 1954 ha cambiato la vita di tutti gli italiani, sia che paghino sia che non paghino il canone rai. Non preoccupatevi per il Monterossi, il killer non lo uccide, a salvagli la vita saranno un bicchiere di whisky e un quadro di Bob Dylan, curioso, no?! poi comincia per lui un’interessante avventura e perdonate se vi ho detto più del necessario; il bello è il modo in cui Robecchi racconta, quindi mi sono permessa di darvi una piccola anteprima dei fatti, certa che se comincerete a leggere, questa informazione non disturberà il vostro piacere di lettori. Il libro vi accompagnerà per 420 pagine, lo spoiler appena fatto vi ha rovinato la lettura solo fino a pagina 50 (circa), e neanche del tutto, come apprenderete quando inizierete il romanzo.. quindi sono certa che non mi porterete rancore; ora, due righe per sconsigliare chi non ama l’umorismo.. Alessandro Robecchi (sito ufficiale) è uno degli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza, quindi siete liberi di lasciar perdere tutto fin da subito se non siete in grado di ridere del vostro paese, che pure amate tanto e per di più è stato editorialista de Il Manifesto, direttore dei programmi di Radio Popolare nonché attuale collaboratore de Il Fatto Quotidiano; insomma ha un’idea precisa di come vanno le cose del mondo e di come vorrebbe che andassero. Ciò detto, scrive bene, con allegria e profondità di un’Italia che vorremmo fosse diversa da quello che è, ma che continuiamo ad abitare nonostante tutto e garantisco un notevole diletto, anche se non alta letteratura dall’incontro con questa piccola storia milanese. Buona lettura! (Sotto l’ombrellone potete tranquillamente ridere da soli, nessuno se ne accorgerà, tutto preso dalla cura della sua abbronzatura spettacolare).

Questa non è una canzone d'amore (copertina)
Questa non è una canzone d’amore
Sellerio, 2014 – 432 pagine
EAN 9788838931734
Disponibile in
formato tradizionale (15,00 €) e in e-book (9,99 €)

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Appartamento a Istambul e altre letture di stagione..

21 giovedì Mar 2013

Posted by basettona in Citazioni, e-book, Letteratura

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Tag

Appartamento a Istambul, Basket, Esmahan Aykol, Ettore Messina, Flavio Tranquillo, Giallo, Sellerio, uomini e altri pianeti

In questo periodo sto leggendo tre libri.. e la cosa per me è inconsueta, perché se pure si dice che le donne sono dotate per natura della capacità di fare più cose contemporaneamente (la dea Kali con le sue molte braccia è sovente frutto d’invidia), non è proprio così vero e naturale per tutte.. a volte non si può farne a meno e ci s’ingegna, ma non sempre è esattamente una scelta..

Ma torniamo ai libri, che in questo frangente sono una scelta.. Ho scoperto nella mia libreria, comprato chissà quando, un piccolo giallo edito da Sellerio, di cui segue un breve assaggio..

Semaforo a IstambulMandai al diavolo la passeggiata mattutina brucia grasso e chiamai un taxi.
Con la sua guida veloce e il tassista mi diede un buon motivo per litigare. I turchi guidano tutti come pazzi. Devono sempre correre da qualche parte, hanno sempre qualche cosa di molto importante da fare, non possono mai perdere neanche un secondo. Come se la fretta bastasse colmare il divario che li separa dal mondo civile. Hanno addirittura installato dei display digitali sui semafori in modo che tutti possano sapere quando scatterà il rosso o il verde. Il display mostra il conto alla rovescia: 20, 19, 18… 9, 8, 7… Viviamo in un paese dove i secondi sono di vitale importanza. Terribile! Quando le casalinghe corpulente e i vecchi barbuti si accorgono di averne solo sette prima che il semaforo pedonale diventi rosso, cominciano a correre per non dover aspettare il verde successivo. Mi domando a cosa possano servire i 51 secondi che guadagnano affrettando il passo.

La protagonista, Kati Hirschel è una donna interessante; tedesca di nascita, residente a Istanbul da tre lustri con un affitto in aumento che la spinge verso la ricerca di un nuovo appartamento.. difficile immaginare che un’innocente ricerca immobiliare possa farti scontrare con un duplice omicidio, eppure accade.. In una città, come Istanbul, che vive di logiche tutte sue, poi, si incontrano persone che possono aiutare e “favorire” le ricerche in vari modi, magari dietro piccoli compensi, non proprio legali, ma appena ai limiti del consentito.. Così, nella ricerca ci si può imbattere in appartamenti che dovrebbero essere liberi e non lo sono, in sfratti difficili e in famiglie che gestiscono parcheggi e intere aree urbane come fossero proprietà private, anche quando appartengono alla città..
Kati Hirschel, si muove in questa realtà, non proprio con piedini di fata e non sempre con la calma che ci aspetterebbe, così capita di scontrarsi con le persone sbagliate e di finire coinvolti nell’omicidio di un perfetto sconosciuto, il tutto senza dimenticare che si sta per finire sfrattati e che le liti amorose sono parte del quotidiano..

Appartamento a Istanbul (copertina)«Siete ancora senza un portinaio?». Ma che senso ha assumere qualcuno solo perchè porti via la spazzatura e lavi le scale una volta alla settimana?
È vero, ho una donna delle pulizie, ma non è la stessa cosa, no? Quando ero ancora di sinistra, naturalmente ero contraria. nessuno doveva occuparsi della mia sporcizia in cambio di soldi. E poi, dato che anche mia madre aveva una donna delle pulizie, escludevo questa possibilità a priori.

Un libro interessante sotto molti punti di vista e che consiglio senza timore, perché merita sia per la scrittura svelta e leggera che si fa amare già della prime pagine, sia per la storia, ma soprattutto per la protagonista, che attraversa la città e la storia senza nascondere niente di se e anzi mostrandosi in tutta la sua forza e in tutte le sue difficoltà..
Degli altri libri che mi accompagnano in queste sere, dirò solo che si tratta di un altro giallo della maestra del genere, di cui vi parlerò a breve in un caso e che nell’altro, andiamo del tutto fuori dal seminato.. ma non posso a fare a meno di farne un breve accenno, perché il libro è davvero da leggere soprattutto per la saggezza profonda che regala parlando degli uomini e delle loro relazioni.. si tratta di un prestito (che giuro renderò a breve al suo legittimo proprietario che colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente – grazie Cello, un prestito di valore incredibile) e il libro in questione è Basket, uomini e altri pianeti, un lavoro incredibile di Ettore Messina scritto grazie alla collaborazione di Flavio Tranquillo.. se pensate che il libro parli solo di basket partite con il piede sbagliato e di conseguenza incorrete nell’infrazione di passi, che ben conosce chi ama e frequenta il gioco.. Si tratta di un lavoro che ripercorre una carriera, una stagione NBA e un lavoro fatto sul campo e fuori in anni di collaborazione. La saggezza che si trova tra le righe, serve a comprendere il gioco, ma anche il lavoro di squadra e le logiche più grandi che regolano le relazioni tra gli umani..

L’allenatore, ma più in generale chiunque organizzi altre persone per lavoro, si chiede sempre se siano più importanti le regole che fissa o le persone che a queste regole devono attenersi. Io credo che il concetto principale per relazionarsi professionalmente agli altri sia  invece quello della responsabilità. Cioè il sentirsi spinto a dare il meglio di sé su base quotidiana.

È un libro per chiunque, non solo per chi ama il basket e si legge con la freschezza e il disimpegno di un romanzo, anche se è storia quotidiana.. Regalatevelo o regalatelo a chi può apprezzare, è impossibile non trovarlo interessante.. quindi buona lettura, qualunque sia il libro che avete sul comodino e a risentirci, prossimamente, per parlare di Macabro Quiz.. avventura di Poirot datata 1956, assolutamente splendida come solo la signora  Christie è capace di creare..

Riassunto delle letture proposte:

Appartamento a Istanbul (copertina)

Appartamento a Istanbul (Titolo originale: Bakschisch)
Esmahan Aykol
Lingua originale: tedesco – Traduzione di Emanuela Cervini
Sellerio, 2011 – 332 pagine – € 14,00
EAN 9788838925542

Sito ufficiale Sellerio
Versione e-book (€ 9,99)

Basket, uomini ed altri pianeti (copertina)

Basket, uomini e altri pianeti
Ettore Messina & Flavio Tranquillo
Add Editore, 2012 – 254 pagine – € 16,00
ISBN 978-88-9687-381-6

Versione Kindle su Amazon (€ 5,99)

A prestissimo!

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D’estate..

05 giovedì Lug 2012

Posted by basettona in Cose curiose, Letteratura, Storia

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Carlo Lucarelli, Dee Giallo, Giallo, Gisella Padovani, L'almanacco del delitto, Podcast, Radio Deejay, Rita Verdirame, Sellerio

D’estate.. La tv cambia programmazione, i cinema chiudono, le città si svuotano, gli studenti (fuori sede) tornano a casa, le università, le scuole e quasi tutte le forme di istruzione si prendono una lunga pausa dopo mesi di fatica, insomma c’è aria di vacanza, un po’ dappertutto, tutti vanno al mare, in montagna, dagli amici.. MarcovaldoTutti tranne i novelli Marcovaldo (come me e voi che leggete) che si “godono” le stagioni (tutte e stagioni) in città.. Ma non è poi male, se si impara a trovare qualche piccolo luogo di ristoro.. A Bologna qualcosa c’è per trovare un qualche refrigerio (mentale sia chiaro, mai fisico)..

Qualche concertino al BOtanique rinfresca sempre, una serata a rimirar le stelle sui colli, un aperitivo al Parco del Cavaticcio, un film gratis in Piazza Maggiore o ad un prezzo umano all’Arena Puccini.. Tutto rende Caronte molto più sopportabile, ma per gli amanti del giallo, c’è anche qualche altro passatempo estivo (usabile in realtà tutto l’anno) come  il Podcast Dee Giallo, gratuito e interessante che potete ascoltarvi in mp3 un po’ ovunque.. Carlo Lucarelli su Radio Deejay racconta un numero impressionante di storie misteriose, gialle o nere e le racconta con il suo modo semplice ma efficace di entrare nella storia. Per scaricare il posdcast, basta poco, lo trovate nella sezione podcast di iTunes o anche sul sito di Radio Deejay e le puntate, della durata media di 12/15 minuti, vi aprono un mondo di storie davvero interessante.. si va dalla Guerra dei mondi all’omicidio di kennedy, passando per Sacco e Vanzetti, Charles Bronson (ma non l’attore quell’altro Charles Bronson quello che ha scontato anni di carcere in isolamento), John Edgar Hoover, L’Area 51, Joe Petrosino, Mike Tyson (che non l’avrei mai detto, ma ho scoperto essere stato un bambino grasso e timido).. Dee Giallo - Area 51Spero che queste poche righe abbiamo mosso la vostra curiosità, perché la cosa è decisamente meritevole e degna di nota.. Poi ci sono sempre i libri, splendidi compagni di sere afose, tanto quanto di pause d’ombra sotto l’ombrellone.. Proprio ieri mi è capitato in mano un volumetto dal titolo invitante la cui prima frase suona esattamente così..

Il giallo italiano – scriveva Savinio – è assurdo per ipotesi.

L’almanacco del delitto, pescato al volo da una bancarella (per colmo di fortuna a metà prezzo) e curato da un duo al femminile (Gisella Padovani e Rita Verdirame) con tutta l’attenzione al particolare tipica di Sellerio, è un ilbro che seppure appena sfogliato, mi sento di consigliare a tutti gli amanti del genere.. .. così lo presenta Sellerio nella quarta di copertina..

Tra il ’35 e il ’37 fiorì in Italia la rivista mondadoriana «Il Cerchio Verde». La grafica e il taglio erano modernissimi, richiamandosi ai coevi pulp magazines americani; vi collaboravano cartoonists d’avanguardia; vi operavano veri professionisti (Zavattini, Alberto Tedeschi, l’artefice del Giallo Mondadori, tra gli altri); Cerchio Verdevi scrivevano autori che avrebbero meritato un futuro diverso nel mondo del poliziesco, Varaldo, Spagnol, Antonelli. Voleva essere la fucina del giallo italiano, ma visse poco, non rispondendo i lettori nel mentre che il Fascismo gli metteva le brache. Così, l’antologia che qui presentiamo di novelle dal «Cerchio Verde», mostra come nasceva il giallo italiano insieme alle ragioni per cui non nacque.

Per amanti di ciò che poteva essere e non è stato, mi pare un bel libro per l’estate..

Per ora direi che è tutto, ma attendo commenti fiduciosa, per sapere se altri “Marcovaldi” italiani hanno idee più brillanti e suggerimenti migliori per affrontare l’afa e il deserto urbano ch’essa porta con se.. Buona lettura e buon ascolto e a presto (speriamo)!

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