La prima volta è stato nel giugno del 1988.. qualcuno ancora non era nato, me ne rendo conto, ma la storia è fatta così, succedono cose prima e dopo di noi.. RaiDue interrompeva alla puntata 584 la Soap Opera meno amata della storia degli Stati Uniti, ovvero Capitol, lasciando me, mio padre e tutto il pubblico italiano per la prima volta “orfano”.. la rete se ne fece una ragione in maniera brillante sostituendo la Soap con prodotti alternativi, ovvero Quando si ama e Santa Barbara per cominciare fino al prodotto di maggiore longevità, ovvero Beautiful, a tutt’oggi in produzione, nonostante la morte o la sostituzione di una certa quantità degli interpreti principali, io chiaramente no.. ancora mi chiedo, ogni tanto, se Sloane Denning sia o meno sopravvissuta al plotone d’esecuzione quel giorno, ma la questione è un’altra e, anche se la parola è un filo azzardata la userò comunque, perché il bello dei blog è che nessuno può venire a dirti cosa scriverci, al limite chi non è d’accordo può commentare dopo; la questione è, dicevo, la consapevolezza.. la tecnologia evolve, la televisione cambia, ma gli umani e il loro rapporto con la serialità sembra avere delle costanti da tempi davvero lontani: Sherazad mi sembra l’esempio migliore, perché tutti conoscono lo stratagemma de Le Mille e una notte, ma poi ci sono stati i romanzi d’appendice, i fumetti, le telenovelas, le soap opera e ora tocca alle serie tv.. Siamo da sempre un pubblico ingordo, una puntata a settimana?! Ma neanche per sogno, ora c’è Netflix, la TV on demand, Sky Boxset, lo streaming, figurarsi se una volta “assaggiata” una puntata siamo capaci di fermarci lì, subito un’altra e poi la successiva e il consumo consapevole diventa dipendenza e in un attimo la serie finisce.. quando piace al pubblico nessun problema, c’è un’altra stagione pronta o che sappiamo arriverà, ma se è un flop? Che fine a fatto EndGame? Qualcuno a parte me ne sente la mancanza? Se anche fosse, siamo troppo pochi e non siamo noi a decidere la messa in produzione.. e Orange is the new black, Sherlock, Detroit 1-8-7, The Unusual?
So dove andremo, anche se non so dire in quanto tempo ci arriveremo..
Quando nel 2010 Steve Jobs presentò il primo iPad, qualche nerd innamorato di Star Trek non può non aver pensato “era ora!”.. ecco, credo che la tv possa accedere al medesimo bacino di idee e creare per il futuro delle serie e dei suoi poveri orfani una soluzione.. la serie finisce quando il telespettatore è pronto, quindi forse mai, o forse alla seconda puntata chissà, comunque il gioco è questo dare in mano a chi guarda il destino dei suoi personaggi, come sempre in Star Trek, accade nelle sale ologrammi.. certo non penso a soluzioni così perfette e integrate di realtà virtuale, ma solo alla possibilità di avere a disposizione pacchetti di personaggi e sviluppo delle storie da creare o anche solo per continuare una storia già iniziata.. questo per me è il futuro della televisione, non solo scegliere cosa vedere e quando, ma anche continuare a vedere qualcosa che altri non vedono, solo perché mi va, perché non sono d’accordo con le regole di ingaggio degli attori o le regole di messa in onda della casa di produzione.. sono certa che succederà, solo che, come dicevo, non so dire quando, né se sarò qui a vederlo.. di sicuro il mercato è pronto e tutti gli orfani di Lost, The Walking Dead, King, Gilmore Girls, Agent Carter, Continuum, Law & Order perfino sono pronti..
Ma se mi sbagliassi, pazienza, non sarà il mio primo né di certo il mio ultimo errore.. e in attesa che il futuro si materializzi, buona visione a tutti, qualunque cosa stiate seguendo al momento, perché qualcosa lo state guardando per forza!